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Il nostro modo di alimentarci, parte fondamentale del nostro comportamento quotidiano, è rivelatore della nostra consapevolezza, delle nostre passioni e dei nostri problemi psicologici. 😞🙂Diviene pertanto uno strumento di salute o di malattia, soprattutto nell’epoca contemporanea, nella quale l’individuazione di sé e dei propri reali bisogni è continuamente messa di fronte a una moltitudine di stimoli che colpiscono l’organismo facendogli credere a un bisogno reale mentre si tratta perlopiù di bisogni indotti da altri. 👐
Grandi tensioni contraddistinguono i tempi in cui viviamo e tutto ciò affligge l’organismo che subisce la loro spinta. Tutto ciò può essere profondamente utile per un balzo evolutivo ma anche profondamente regressivo in molti casi. La coscienza offuscata dall’ansia e dalle preoccupazioni o da emozioni troppo forti e tutto l’organismo risente di queste situazioni perdendo la capacità di discriminare tra ciò che cura e ciò che aggrava lo squilibrio in cui si trova.
Questo richiede pertanto una cura particolare:
sarà necessario intervenire con un regime alimentare sano, utilizzare eventuali preparazioni per aiutarsi a liberarsi da tossine e squilibri, utilizzare alcune spezie piuttosto che altre e utilizzare tecniche di rilassamento per diminuire ansia e stress. 🕉
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Condividiamo con voi un brano tratto dal libro IL POTERE DI ADESSO DI Eckhart Tolle:
«Il dolore accumulato nel vostro corpo è un campo di energia negativa che occupa il corpo e la mente. Se lo considerate un’entità invisibile a sè stante, vi avvicinate molto alla verità. Si tratta del corpo di dolore emozionale. State in guardia per scoprire eventuali segni di infelicità in voi, sotto qualunque forma: può essere il corpo di dolore che si risveglia. Può assumere la forma di irritazione, impazienza, malinconia, desiderio di offendere, collera, furore, depressione, necessità di avere qualche dramma nei rapporti personali, e così via. Il corpo di dolore vuole sopravvivere, al pari di ogni altra entità esistente, e può sopravvivere soltanto se vi induce a identificarvi inconsapevolmente con esso. Allora può impadronirsi di voi, diventare voi e vivere attraverso voi. Deve alimentarsi tramite voi. Si nutrirà di ogni esperienza che entri in risonanza con il suo stesso tipo di energia, ogni cosa che crei ulteriore dolore sotto qualunque forma: collera, capacità distruttiva, odio, afflizione, dramma emozionale, violenza, perino malattia. Il dolore può alimentarsi soltanto di dolore, e una volta che il corpo di dolore si è impadronito di voi, necessitate di altro dolore, e diventate vittime o persecutori. La sua sopravvivenza dipende dalla vostra identificazione inconsapevole con esso, nonchè dalla vostra paura inconsapevole di affrontare il dolore che vive in voi».
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Quindi, riflettendoci bene, forse una via d’uscita è quella di puntare un faro sul Corpo di Dolore con la luce della consapevolezza, rientrando nel momento PRESENTE. Quando vi sentite dentro il dolore non cercate di scappare ma guardatelo bene in faccia, quando vi trasformate in osservatori già non vi identificate più in esso, potreste addirittura vedere la silente e subdola forma di piacere che vi dava stare nell’infelicità. Tornando al Presente vi addestrerete a vivere più liberi, felici e con meno stress!

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